L’uccellino del freddo

L'uccellino del freddo

Racconto per bambini
Età consigliata: dai 3 anni

L'uccellino del freddo

Viene l’inverno; con le gelide tramontane raffredda ogni cosa e copre di neve e di silenzio la terra. L’inverno è lì che mette bianco sui campi, quando a un tratto vede un uccellino che va volando da una siepe all’altra. “Oh, tu che fai?” domanda. “Da dove scappi?”

“Stavo su, nella boscaglia; e sono venuto qua in basso a far due chiacchiere col mio amico pettirosso”.
“Ah sì? Il tuo amico è partito, e tu che fai qui? Perché non sei andato con lui?”
“Io non ho paura del freddo. Dopo di te tornerà la primavera; e io rimango ad aspettarla. Trre trre terit!”
“Ora comando io e non voglio che voli e canti. Esigo riposo e silenzio”.
Così dicendo l’inverno coprì di neve anche le siepi, gli orti e i giardini. L’uccellino, che si era nascosto in una catasta di legna, si trovò al mattino in mezzo alla neve, ma non si perse d’animo e ricominciò a cantare: “Trre trre terit!”

L’inverno aprì allora il sacco dei venti, dal quale uscì una tramontana così arrabbiata da far scappare anche i lupi. L’uccellino, che si era nascosto in un tronco d’albero, trovò al mattino tutto gelato, ma non si perse d’animo e ricominciò a cantare: “Trre trre terit!”
“Ma insomma, tu chi sei?”
“Io sono il Re di macchia, sono lo scricciolo, detto anche reattino.”
“Ah! E ancora non senti freddo?”
“Lo sopporto. Sono abituato ai venti delle montagne.”

L’inverno pensò e pensò, e alla fine rispose: “Sei piccolo ma ardito. Mi piaci. Resta pure con me. Sarai il mio uccellino: l’uccellin del freddo.

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