L’importanza dello sviluppo dei sensi nel bambino
Il tatto
Pensiamo al bambino.
Qual è per lui la prima esperienza tattile?
La nascita stessa se avviene naturalmente.
Il passaggio del suo corpo compresso fra le ossa del bacino della madre gli fa avvertire per la prima volta il suo corpo.
Fino a quel momento infatti aveva fluttuato nel liquido amniotico in assenza di gravità.
Con il parto cesareo invece il bambino vive un vero e proprio trauma non potendo passare gradualmente da una condizione all’altra ma sentendosi di colpo trasportato in un’altra dimensione.
Il senso del tatto di questi bambini nati attraverso parto cesareo andrà curato in modo particolare, facendoli sentire avvolti il più possibile sia da tessuti che dalle nostre stesse mani in modo da recuperare la prima esperienza di tatto mancata.
Dopo la nascita per il bambino piccolo siamo noi adulti a rappresentare il primo contatto con il mondo esterno, vestendolo e toccandolo.
Abbiamo il compito di curare la formazione di un sano senso del tatto sulla sua pelle.
Questo significa metterlo in contatto con tessuti naturali morbidi e piacevoli, in modo che comincia ad instaurare un senso di fiducia in ciò che è fuori di lui. Se l’esperienza tattile che riceve sono invece sgradevoli o insufficienti non si sentirà sicuro e manifesterà malessere.
Con questa consapevolezza andrebbero scelti con la massima cura i materiali con cui mettere in contatto il bambino e dedicato del tempo a massaggiarlo ed aiutarlo amorevolmente a percepire la sua pelle.
Ne va il rapporto che instaurerà con il mondo e con la vita.
Il senso della vita
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