Letture di Maggio
Fame di storie, fame di conoscenza
L’aria di primavera mi ispira a provare cose nuove e se il mese scorso vi invitavo a farvi vedere leggere davanti ai vostri bambini per trasmettere il piacere della lettura attraverso il vostro esempio, questo mese vi invito a creare storie per i vostri bambini.
Scritto per te
Proprio così… partiamo con il primo libro della rassegna di maggio che è un libro per voi genitori, si intitola “Scritto per te” di Cristina Petit, fresco fresco di stampa. L’autrice ci fa scoprire che i libri più belli per l’infanzia dal 1800 a oggi sono quelli scritti per bambini veri. Ci fa fare un viaggio nella letteratura per l’infanzia partendo dai Racconti di Mamma Oca (1697) fino ad Hunger Games (2008). Per ogni libro, vengono menzionati i bambini e le bambine per i quali sono stati scritti ed entriamo effettivamente dietro le quinte per scoprire come erano fatti questi bambini. Spoiler alert: uno più diverso dell’altro, ma con la stessa fame di storie dei nostri figli/e.
Incontreremo Collodi, obbligato dai bambini veri del giornale a continuare le avventure di Pinocchio, James Matthew Barrie, che dà vita al personaggio di Peter Pan per dei bambini incontrati al parco, e anche Rudyard Kipling, che dedica “Il libro della giungla” alla figlia Josephine. Scopriamo Beatrix Potter e il suo bisogno di indirizzare le storie a bambini veri, ricevendo le loro critiche e applausi. Esploriamo anche la situazione delicata della famiglia Milne con Winnie the Pooh e Christopher Robin, che ha dovuto condividere le storie del proprio papà, dove il figlio si vede protagonista, con tutti i bambini del mondo. Conosciamo la famiglia de Brunhoff in Francia con “La storia di Babar”, Astrid Lindgren dalla Svezia con “Pippi Calzelunghe”, una storia scritta per sua figlia Karin. In sintesi, un lungo elenco dei titoli più famosi che hanno incantato bambini di tutto il mondo, ma che prima di tutto sono stati ideati per bambini veri, con diverse necessità e per diversi usi.
Dopo aver letto questo libro, sarà impossibile non sentirsi ispirati a scrivere o raccontare storie originali, create da voi, per i vostri figli/e. Vi sfido ad avviare questa abitudine e lasciare che la magia del racconto vi porti lontano, in terre sconosciute dove tutto è possibile. Provate a creare storie insieme ai vostri bambini/e e osservate attentamente i destini che vengono dati ai vari personaggi; magari la stessa storia, in un altro momento della giornata, può avere un altro finale. All’inizio potrebbe sembrare difficile, ma vi sfido a continuare e vedrete che le storie, man mano che prendiamo confidenza, diventano sempre più elaborate. Se invece trovate che sia troppo difficile, provate a raccontare ai vostri bambini episodi della vostra infanzia e noterete una curiosità e attenzione diversa da parte dei bambini per un racconto reale che vede come protagonista il loro genitore bambino. Provare per credere.
L'uovo di sole
Ok, raccontare è bellissimo ma torniamo nella comfort zone di leggere dei bei testi già scritti e finiti 😀
Il secondo libro che vi propongo è “L’uovo di sole” di Elsa Beskow, che, guarda caso, ha tratto ispirazione da suo figlio, Lasse, il quale un giorno, sul sentiero aveva perso una grande arancia dal cestino mentre cercava fragoline di bosco. Si tratta di un albo illustrato delizioso che può accompagnarci in tutte le stagioni dell’anno. La piccola Elfa trova qualcosa di molto grande e molto arancione e arriva subito alla conclusione che si tratti dell’uovo del sole caduto dal cielo e che lei debba riportarlo a casa, come da sua abitudine gentile di riportare le uova degli uccellini cadute dal nido. Si aggiungono altri amici, tra personaggi fantastici e animali del bosco, ognuno a dire la sua sulla provenienza di quell’uovo. Succedono cose terribili che rattristano la piccola elfa, e che viene portata nella terra del sole dove si diverte tantissimo, pur rimanendo sempre con il pensiero alla sua foresta, dove non vedeva l’ora di riportare la primavera.
Questa è una fiaba della tradizione nordeuropea scritta con i tempi calmi delle fiabe orali, testo che si alterna alle meravigliose tavole create dalla stessa autrice, dove i personaggi fantastici come fate, elfi, gnomi sono parte componente della natura, fanno comunità con gli animali, insetti e hanno un ruolo esistenziale nel ciclo delle stagioni dove riportano l’armonia e l’equilibro. Storia da proporre già dai 4 anni e perfetta anche da leggere in autonomia, la casa editrice Pulce propone il testo in stampato maiuscolo in questa nuova edizione.
Pippi Calzelunghe
Il terzo libro è proprio Pippi Calzelunghe, perché c’è un prima e un dopo Pippi, il nuovo criterio di datazione per la moderna letteratura per l’infanzia, come sottolinea Bianca Pitzorno.
Pippi nasce in un periodo di malattia della figlia di Astrid Lindgren, Karin, in occasione del suo decimo compleanno. È un libro tradotto in più di 75 lingue, tutti la conosciamo, tutti abbiamo bisogno di avere un’amica come Pippi che se la cava sempre, intelligente, forte, senza paura. Vi invito a leggere le sue storie ad alta voce ai vostri figli e a fare attenzione alle sensazioni e ai pensieri che scaturiscono in voi con questi racconti, adesso, come genitori, sono curiosa, fatemi sapere.
La consiglio soprattutto verso l’età dei 9/10 anni, quindi mentre attraversiamo la crisi del rubicone. Pippi, questa fanciulla senza mamma né papà, si deve dire da sola di andare a letto, prima con le buone e, se non obbedisce, se lo dice un’altra volta più severamente. “Sai, non riesco nemmeno a ricordarmi a che cosa giocavamo prima che arrivasse Pippi.” Vi propongo il libro nella sua edizione integrale della casa editrice Salani, con ben otto capitoli in più per diventare “persone per bene”, come direbbe Pippi: “sedetevi pure qui a studiare, così magari un po’ della vostra conoscenza mi si appiccica addosso. Non che io ne sentissi il bisogno.” Per un regalo davvero speciale, vi suggerisco di accompagnare il libro al personaggio creato a mano dalla fantastica collega Michela Tamburrini, in lana cardata, che potete trovare nella nostra libreria ma anche sul sito.
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Disponibile anche con il personaggio di Pippi in lana, vai sul mio shop.
Vietato leggere Lewis Carrol
Salutiamo Pippi e ci viene naturale passare ad Alice, ma non nella versione originale. Vi propongo il titolo “Vietato leggere Lewis Carroll” di Diego Arboleda, illustrato da Raul Sagospe, una lettura esilarante che racconta di una bambina di nome Alice Welrush innamoratissima della storia di Lewis Carroll. La sua è una vera ossessione secondo i suoi genitori, quindi sono alla ricerca di una governante che abbia buone referenze, ovviamente una buona educazione e, importante e indispensabile, la capacità di mentire!
Eh sì, perché siamo nell’anno 1932 e nella città di New York, dove abita la piccola Alice, accade qualcosa di spettacolare: la vera Alice Liddell, fonte d’ispirazione di Lewis Carroll, incontra Peter Davies, il bambino che era stato d’ispirazione a Barrie per creare Peter Pan. E questo incontro avviene soltanto grazie alla governante combina guai, Mademoiselle Chignon, che non riesce a tenere lontana la fan più appassionata, che condivide tante cose nonsense con il personaggio fantastico Alice nel paese delle meraviglie e che ha anche una domanda da porre alla vera Alice, ora ottantenne.
“Vietato parlare delle suddette opere o del loro autore, Lewis Carroll. Se lo farà, sarà automaticamente licenziata”. Questo romanzo è molto invitante per ragazzi/e, ironico e nonsense come le dediche alla fine del libro: “Noi vogliamo dedicare il libro a qualche piccola questione.” È bellissimo, non vi svelo a chi viene dedicato, andate a scoprirlo.
Un pesce sull'albero
L’ultimo, ma non per importanza, è “Un Pesce sull’albero” di Lynda Mullaly Hunt, un romanzo di 263 pagine che ho divorato in un giorno perché non puoi non affezionarti alla protagonista Ally e al suo insegnante Signor Daniels, che riesce a individuare il disturbo d’apprendimento di cui questa intelligentissima ragazza soffre e aiuta lei e suo fratello ad imparare a leggere.
Ally si metteva sempre nei guai perché non osava rivelare agli altri che non riusciva a leggere neanche il suo nome. Avrebbe voluto tanto essere normale come gli altri ragazzi e poter godersi la sua copia di Alice nel paese delle meraviglie regalata dal suo defunto nonno: “è come aver ricevuto un regalo sigillato in una scatola di vetro”. Offre una cartolina di condoglianze alla sua insegnante in occasione della nascita di suo figlio, sempre per sbaglio perché non riesce a leggere cosa c’è scritto sulla cartolina, però non lo ammetterà mai e gli altri non se ne accorgono, visto quanto è intelligente e sempre con una risposta ironica pronta.
Per fortuna, il Signor Daniels, che viene a sostituire l’insegnante Hall, si accorge che Ally è speciale e che la sua grande mente non pensa come le altre e, dalla comparsa di questo insegnante, è tutto in salita. Ci sono attività in classe dove Ally può usare le sue abilità per risolvere i problemi, interagire in un modo completamente diverso con i suoi compagni e creare nuove amicizie. Questo libro è perfetto per sensibilizzare e far comprendere agli adulti e ai ragazzi le difficoltà che incontrano le menti con differenze di apprendimento. C’è anche una nota del traduttore alla fine del romanzo che spiega la scelta di non parlare della dislessia come un “disturbo dell’apprendimento”, per dare una visione più corretta e meno medicalizzata su questo argomento.
“Un pesce sull’albero” perché proprio come sosteneva Einstein, che condivide questa mentalità diversa con il nostro personaggio Ally: “Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.”
Auguro ai vostri figli/e di essere se stessi, sempre, di incontrare persone di riferimento che li sappiano guidare alla scoperta della loro unicità e amici che li aiutino a sbocciare in questa primavera.
Un grande abbraccio e a presto con nuovi libri.
Daniela Banu
di Mamma Mangia Libri
Fame di storie
Fame di conoscenza
La potete trovare nella sua libreria a Lecco, in Corso Martiri della Liberazione 42
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