L’acquerello e la pittura sul bagnato

L'acquerello e la pittura sul bagnato
Il colore esprime l’elemento animico del mondo e, al tempo stesso, l’esperienza umana. Noi sperimentiamo il colore sia quando lo percepiamo all’esterno, sia quando lo rappresentiamo interiormente. Questa qualità animica del colore, che viene esaltata dalla trasparenza della pittura con acquarello, la rende il mezzo espressivo ideale per la sensibilità del bambino, che vive i colori in modo ancora più intenso dell’adulto.
Per questo, la pittura wet-on-wet è un’attività che caratterizza l’educazione Waldorf sin dalla prima infanzia.
Non dobbiamo preoccuparci se non siamo insegnanti d’arte. Soprattutto se ci rivolgiamo a bambini nei primi sette anni di vita, non dobbiamo insegnare tecniche pittoriche, ma l’obiettivo è quello di sperimentare le qualità dei colori e il loro movimento sul foglio. Il risultato finale non ha importanza, ciò che conta è il bambino, che dipinge con piacere ed entusiasmo; qualunque correzione da parte nostra sarebbe inopportuna.
1. La tecnica wet-on-wet
È una tecnica di pittura in cui si dipinge sul bagnato ed è un approccio utilizzato per avvicinare i bambini ai colori. Prima si inumidisce il foglio in una vaschetta, poi lo si adagia in un’assicella, una tavola di legno sottile che permette al foglio bagnato di stendersi senza creare grinze. Con una spugnetta, dal centro verso l’esterno, il bambino distribuisce uniformemente l’acqua, eliminandone l’eccesso. La carta bianca funge da sorgente di luce e riflette la trasparenza dei colori.
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