La tessitura con il telaio
Nella pedagogia Waldorf, da cui traggo spesso ispirazione, si inizia a esplorare il lavoro manuale già nel primo settennio. Inizialmente ci si concentra sul differente utilizzo delle mani, e solo in seguito, nel secondo settennio, sull’acquisizione delle competenze specifiche.
Ci sono tanti meravigliosi progetti di lavoro manuale che possiamo esplorare, tra cui la maglia a dito, la lavorazione della lana cardata (o lana fiaba), il cucito, l’infeltrimento della lana e altri lavori artigianali di ispirazione naturale, ma uno in particolare è parte integrante della nostra routine: il telaio.
La tessitura tramite l’utilizzo del telaio è estremamente importante, soprattutto per i bambini dai 5 anni, che iniziano le attività propedeutiche alla scrittura.
Ci saranno periodi in cui guideremo questa attività, ad esempio durante l’Avvento, e altri in cui lasceremo il bambino libero di esprimersi.
Vediamo ora che telaio scegliere in base alle nostre esigenze, e come si utilizza un telaio per tessere.
Come scegliere il telaio giusto
Per prima cosa dovremmo decidere che tipologia di telaio utilizzare. Ce ne sono di diversi tipi.
1) Possiamo utilizzare il telaio da ricamo, indicato per i bambini più piccoli.
2) Il telaio tessile, che ci consente di creare delle composizioni più elaborate, utilizzando materiali diversi.
3) Una terza alternativa è il telaio rudimentale creato dall’intersezione di due bastoncini. In Messico questi amuleti sono conosciuti come Ojo de Dios e vengono regalati ai bambini per assicurare loro la benevolenza e la protezione delle divinità.
4) Come ultima opzione abbiamo il telaio a cerchio, che rappresenta l’alternativa avanzata al telaio da ricamo.
Come utilizzare il telaio
La tessitura si ottiene dall’intreccio di un filo orizzontale, chiamato ordito, e un filo verticale, chiamato trama. Vi illustro il procedimento (vedi foto).
- Fissiamo i fili dell’ordito al telaio.
- Se la struttura del telaio lo permette, e il bambino ha confidenza con l’attività, si può diminuire la distanza tra i fili dell’ordito; in questo modo si creerà un tessuto più fitto.
- Fissiamo ora il filo della trama al filo dell’ordito con qualche giro su se stesso, e poi iniziamo a farlo passare sopra e sotto ai fili dell’ordito, creando una fila orizzontale. Quando arriviamo all’ultimo ordito della fila, possiamo decidere di proseguire creando con lo stesso filo un’altra fila verso l’alto; oppure tagliamo il filo della trama e lo fissiamo all’ordito.
- Proseguiamo aggiungendo fili sempre con la stessa tecnica, avendo cura di alternare il verso: se il primo filo della trama è partito da sopra l’ordito, il filo successivo dovrà iniziare da sotto l’ordito.
- Ogni due o tre file, stringiamo i fili della trama tra di loro con le dita, o aiutiamoci con un pettinino.
Al termine del lavoro, stacchiamo i fili dell’ordito dal telaio, e abbiamo tra le mani il nostro tessuto.
La filastrocca della lana
Filastrocca della lana
salta e gracida la rana
vola e trilla l’uccellino
corre e abbaia il cagnolino
tesse, tesse il buon ragnetto
la sua tela nel buchetto
va sul fiore la farfalla
l’anatroccolo sta a galla
della lana
la matassa si dipana
il gomitolo si fa
Guai se il gatto lo vedrà!
Verrà fuori un quarantotto
ed il filo sarà rotto
gioca e salta il bel gattino
mentre il bimbo gli è vicino
della lana
la matassa si dipana
filastrocca lenta lenta
il bambino si addormenta
dolcemente piano piano
con il filo stretto in mano.
La filastrocca per il telaio
In prima classe si è soliti accompagnare i bambini alla realizzazione della custodia per il loro flauto pentatonico. Questa filastrocca li accompagna durante il lavoro, ma può essere facilmente riadattata per altre realizzazioni tessili.
Filo, filetto mio, non ti stancare,
se tanto io ti faccio camminare.
Debbo io sol tirar con questo dito,
se vuoi che dal telaio esca l’ordito.
Vieni qui, di sopra e poi di sotto:
or devo io suonare il bel fagotto.
Ma cosa dico, cosa dico mai?
Qui riporrò il mio flauto… lo sai?
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