La sana alimentazione secondo Rudolf Steiner
La sana alimentazione secondo Rudolf Steiner
Quali sono i pilastri su cui si basa la teoria dell’alimentazione antroposofica e l’aspetto spirituale del cibo.
Le premesse sull'alimentazione antroposofica
Secondo Rudolf Steiner, filosofo e pedagogo austriaco, quando pensiamo all’alimentazione dobbiamo considerare che essa ha un impatto non solo sul corpo fisico, ma anche sull’anima e sullo spirito dell’uomo.
L’alimentazione non dovrebbe quindi limitarsi all’aspetto fisico dei cibi, ma dovrebbe includere anche l’aspetto spirituale e sottile. Steiner credeva che l’energia spirituale del cibo potesse influenzare positivamente la salute e il benessere dell’uomo, e che la preparazione e la cottura dei cibi fossero fondamentali per preservarne le proprietà spirituali.
Le teorie di Rudolf Steiner sull’alimentazione si basano su alcune premesse; riassumiamole.
Prima premessa: il caffè
Esiste un certo nesso tra l’attività digestiva e l’attività mentale: ciò che avviene nella digestione corrisponde, ad un livello inferiore, ai processi svolti dall’attività mentale ad un livello superiore.
Osserviamolo in concreto.
L’attività mentale comporta anche la possibilità di attuare deduzioni logiche passando da un concetto all’altro. Per esercitare tale capacità si possono fare degli esercizi, ma un risultato simile si può anche ottenere attraverso il processo digestivo ad opera di una determinata sostanza, il caffè.
Non si tratta di una supposizione fantastica, poiché é possibile dimostrare questo fatto. Gli effetti del caffè sullo stomaco sono simili a quelli prodotti sul pensiero quando si eseguono dei pratici esercizi logici. Tuttavia é ben vero che il caffè promuove il pensiero deduttivo in modo non autonomo; agisce come per costrizione. Infatti, quando beviamo caffè, possiamo percepire in noi una certa mancanza di indipendenza, un po’ come se una forza agisca in noi dall’esterno.
Seconda premessa: il tè
Un’altra questione da considerare é la seguente: oltre all’attività mentale ordinata vi é il pensiero instabile, che rende l’uomo impossibilitato a rimanere fisso ad un’idea.
Esso ha un effetto dispersivo ed é caratterizzato dal fatto che la mente non riesce a legare un concetto ad un altro. Anche questa forma di pensiero ha il suo complemento nell’azione esercitata da una particolare sostanza sul processo digestivo e la sostanza in questione é contenuta nel tè.
Terza premessa: le proteine
Toccheremo ora un altro argomento: dovrà essere rivolta la maggior cura possibile affinché il corpo non riceva sostanze proteiche in eccesso o in difetto. Bisogna assolutamente riuscire a stabilire quale sia la giusta quantità, poiché le sostanze proteiche nell’ambito della digestione corrispondono a ciò che ha luogo nell’attività mentale nella produzione di idee. La fertilità di pensiero viene suscitata dalle sostanze proteiche.
D’altro canto, l’uomo deve rimanere padrone delle sue idee, pertanto l’afflusso di sostanze proteiche dovrà essere contenuto entro certi limiti, altrimenti egli verrà sopraffatto dall’attività mentale. A ciò si riferiva Pitagora quando insegnava ai suoi discepoli di evitare di alimentarsi di fagioli!
Una precisazione: Rudolf Steiner riconosceva il valore nutrizionale della carne, ma riteneva che la sua produzione e il suo consumo dovessero essere sottoposti a criteri rigorosi di qualità e rispetto per gli animali. Sfatiamo dunque il mito secondo cui l’antroposofia promuova in modo esplicito un’alimentazione vegetariana.
Quarta premessa: alimenti biologici
Una delle principali idee di Rudolf Steiner riguardo l’alimentazione è l’importanza di consumare cibi biologici e locali. Steiner credeva che i cibi biologici fossero più nutrienti e in grado di fornire un maggiore sostegno al benessere fisico e mentale dell’uomo. Inoltre, secondo Steiner, i cibi locali erano più adatti alle esigenze specifiche della popolazione e della zona in cui venivano coltivati.
Allo stesso modo, Steiner era contrario all’uso di additivi alimentari, che considerava dannosi per la salute e per la spiritualità dell’uomo. Egli sosteneva che gli additivi alimentari interferissero con le proprietà naturali dei cibi e ne alterassero l’energia spirituale.
Quinta premessa: la rotazione dei cereali
La rotazione dei cereali è un concetto sviluppato da Rudolf Steiner nel corso del suo lavoro sull’agricoltura biodinamica. Secondo questo approccio, ogni tipo di cereale rappresenta un nutrimento per una determinata qualità spirituale, e mangiare un particolare cereale per un giorno specifico della settimana ha degli effetti positivi sul corpo e sulla mente.
Ad esempio, il riso è associato al lunedì perché considerato un alimento che fornisce energia e calma, mentre l’orzo al martedì perché considerato un alimento che dona forza e vitalità.
Un cereale per ogni giorno della settimana
Secondo Rudolf Steiner, ogni cereale è associato a un determinato giorno della settimana in base alle sue proprietà spirituali e materiali. Ecco la rotazione settimanale dei cereali suggerita (clicca sul singolo giorno per approfondire):
Lunedì: riso
Martedì: orzo
Mercoledì: miglio
Giovedì: segale
Venerdì: avena
Sabato: mais
Domenica: frumento (grano)
Ogni cereale ha delle proprietà uniche che influiscono sul corpo e sulla mente, e alternare i cereali nella dieta aiuta a mantenere l’equilibrio spirituale e fisico.
Lunedì: il riso
La luna, come reggente della notte, richiama il nostro sguardo a ciò che è dentro di noi, all’invisibile. Essa ci chiede di fermarci a riflettere su quanto interiormente ci è stato donato dal precedente giorno di festa (la domenica) e ci conduce verso la cosciente programmazione della settimana. Il riso è associato al lunedì perché considerato l’alimento più adatto per accompagnare questo processo senza appesantire il nostro corpo.
Il riso è un cereale molto digeribile e nutriente, in grado di fornire energia senza appesantire l’organismo. Grazie alla sua composizione, ricca di carboidrati, proteine, fibre e vitamine del gruppo B, il riso è in grado di sostenere le funzioni metaboliche dell’organismo e di favorire il rinnovamento delle cellule. In tal senso, il riso è in grado di stimolare e sostenere le funzioni vitali dell’organismo, favorendo la sua rigenerazione e il suo equilibrio.
Rudolf Steiner suggeriva di cuocere il riso in modo delicato, senza esporlo a temperature troppo elevate o a manipolazioni troppo aggressive, in modo da preservare al meglio le sue proprietà.
Come cucinare il riso
Per cuocere il riso nel modo migliore e preservarne al massimo le proprietà, si possono seguire alcuni consigli:
Scegliere un riso integrale di alta qualità, preferibilmente biologico, che sia stato coltivato in modo sostenibile e senza l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici.
Lavare il riso prima di cuocerlo, per eliminare eventuali impurità e amidi in eccesso.
Utilizzare una pentola dal fondo spesso e dal bordo alto, in modo da evitare che il riso si attacchi o si bruci durante la cottura.
- Mantenere il rapporto 1:2, ovvero un misurino di riso e due d’acqua (o brodo).
Cuocere il riso a fuoco basso e coprire la pentola con un coperchio, per evitare che l’acqua evapori troppo velocemente.
Spegnere il fuoco quando il riso è ancora un po’ al dente e lasciarlo riposare per qualche minuto, per permettere che assorba tutta l’acqua in eccesso.
Seguendo questi consigli, si può ottenere un riso saporito, digeribile e nutriente, che preserva al massimo le sue proprietà.
Alcune ricette:
Martedì: l'orzo
Rivolgendo lo sguardo verso Marte ci sentiamo chiamati all’azione, a dedicarci coraggiosamente a quanto riconosciamo come vero e buono. Per questo il suo cereale è proprio l’orzo, riconosciuto già all’epoca degli antichi greci come il cereale che fortifica il corpo e dà presenza mentale.
L’orzo è un cereale che stimola la volontà, la determinazione e l’attività. Inoltre, secondo Rudolf Steiner, l’orzo è in grado di aiutare a mantenere l’equilibrio tra le forze spirituali e materiali del corpo umano. In particolar modo, ha un effetto positivo sull’intero organismo, in particolare sui processi di digestione, assimilazione ed eliminazione.
Come cucinare l'orzo
Anche per l’orzo, ci sono alcune raccomandazioni che possono aiutare a preservare le sue proprietà durante la cottura. Ecco alcuni consigli:
Prima di cuocere l’orzo, è consigliabile un ammollo per alcune ore in acqua fresca, possibilmente con l’aggiunta di un po’ di acido (come il succo di limone), per ridurre il tempo di cottura e migliorare la sua digeribilità.
Risciacquare l’orzo dopo l’ammollo e cuocerlo in una pentola con acqua o brodo leggero, senza salarlo troppo.
Cuocere l’orzo a fuoco basso e coperto, per permettere che si cuocia lentamente e assorba tutto il liquido.
Verificare di tanto in tanto se l’orzo ha bisogno di un po’ di acqua aggiuntiva, per evitare che si attacchi o si secchi troppo.
Quando l’orzo è cotto, spegnere il fuoco e lasciarlo riposare coperto per alcuni minuti, in modo che si asciughi leggermente e diventi ancora più morbido.
Aggiungere eventualmente degli aromi e delle spezie solo alla fine della cottura, per evitare di coprire il sapore delicato dell’orzo.
Alcune ricette:
Mercoledì: il miglio
Ciò che dal Martedì non ha potuto venir trasmutato, passa al mercoledì. Il Dio Mercurio è infatti il grande trasmutatore, che in quanto messaggero degli Dei congiunge il cielo e la terra.
Il miglio è considerato un cereale leggero e aereo, associato alla sfera dell’astrazione e della mente. Per questo, secondo Rudolf Steiner, il mercoledì è il giorno ideale per consumare il miglio perché rappresenta il centro della settimana, il momento in cui è importante mantenere un equilibrio tra il passato e il futuro, tra la spiritualità e la materialità. Il miglio è in grado di aiutare a mantenere questo equilibrio, favorendo una connessione sana tra il corpo e l’anima.
Inoltre, il miglio è un alimento facilmente digeribile e in grado di fornire energia a lungo termine. Agisce su ciò che del nostro corpo è in contatto con il mondo esterno: pelle, capelli, unghie e gli organi di senso.
Come cucinare il miglio
Ecco alcuni consigli su come cuocere il miglio:
Risciacquare bene il miglio in acqua corrente fredda per eliminare eventuali residui di polvere e sporcizia.
In una pentola media, portare a ebollizione 2 tazze d’acqua salata leggermente. Aggiungere una tazza di miglio e mescolare.
Ridurre la fiamma a fuoco basso e coprire la pentola con un coperchio. Cuocere il miglio per circa 20-25 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Verificare se il miglio è cotto, assaggiandolo e verificando se è morbido. Se necessario, aggiungere un po’ di acqua calda e continuare a cuocere finché il miglio è morbido.
Una volta cotto, togliere la pentola dal fuoco e lasciare riposare il miglio coperto per alcuni minuti, in modo che assorba il liquido in eccesso e diventi ancora più morbido.
Servire il miglio caldo come contorno o piatto principale, condendolo con un filo di olio d’oliva e le spezie o le erbe aromatiche che preferite.
Alcune ricette:
Giovedì: la segale
Il Giovedì è consacrato a Giove, padre degli Dei. La segale è considerata un cereale che cresce rapidamente e in modo robusto, con radici profonde e resistenti. Questa caratteristica la rende simbolica della forza e della stabilità, e la sua associazione con il giovedì è dovuta al fatto che il giovedì rappresenta un giorno di forza, di guarigione e di costruzione.
La pianta della segale è inoltre molto elevata, possente e diritta, e resiste bene agli agenti atmosferici. Trasmette all’uomo una forte energia e dà molta struttura. Stimola inoltre le attività del fegato, l’organo da sempre riconosciuto come soggetto all’influenza di Giove.
Secondo Rudolf Steiner, il consumo di segale può aiutare a rafforzare la forza interiore dell’uomo e a proteggere il suo corpo e la sua anima dalle influenze negative. Inoltre, la segale era vista come un alimento capace di favorire la costruzione di un’identità solida e di una personalità stabile.
Come cucinare la segale
La segale non è un cereale che viene solitamente cucinato in chicchi per essere consumato, ma viene invece utilizzato per produrre la farina di segale, da utilizzare per preparare vari prodotti da forno come pane, frittelle, torte e biscotti.
Alcune ricette:
Venerdì: l'avena
Venere custodisce il regno del bello; è la madre di ciò che germoglia, che cresce spontanea. L’avena infatti intrattiene legami con le forze vitali più profonde e la sua pianta resta a lungo più verde.
L’avena è un cereale che cresce rapidamente e in modo rigoglioso, ma al tempo stesso è delicato e vulnerabile alle influenze esterne. Questa caratteristica la rende simbolica dell’essere umano, che deve essere forte e resistente per affrontare le sfide della vita, ma anche delicato e aperto alle influenze spirituali.
Secondo Rudolf Steiner, l’avena può aiutare a sviluppare la forza interiore e la capacità di adattamento dell’uomo, aiutandolo a mantenere l’equilibrio tra la propria interiorità e il mondo esterno. Inoltre, l’avena è vista come un alimento capace di promuovere la creatività e la flessibilità, due caratteristiche che possono aiutare l’uomo a trovare nuove soluzioni ai problemi che si presentano nella vita.
Come si cucina l'avena
L’avena è facilmente utilizzabile in diverse pietanze, grazie al suo sapore delicato. Per la sua cottura, ci sono alcune raccomandazioni:
Prima di cuocere l’avena, è consigliabile un ammollo di 12 ore in acqua fresca.
Risciacquare l’avena dopo l’ammollo e cuocerla in una pentola con acqua o brodo leggero, in un rapporto di 1 tazza d’avena per 3 tazze e mezzo di liquido.
Portare a bollore a fuoco vivace e poi cuocere l’avena a fuoco basso e coperto, per permettere che si cuocia lentamente e assorba quasi tutto il liquido.
Verificare di tanto in tanto se ha bisogno di un po’ di acqua aggiuntiva, per evitare che si attacchi o si secchi troppo.
Quando l’avena è cotta, spegnere il fuoco e lasciarlo riposare coperto per alcuni minuti, in modo che si asciughi leggermente e diventi ancora più morbido.
Alcune ricette:
Sabato: il mais
La chiusura della settimana è pervasa di serietà, come Saturno; l’uomo guarda alla settimana che si sta chiudendo per raccogliere le cose degne dell’eterno che essa ha portato. Il cereale che ha rapporto con Saturno è appunto il mais.
Il mais è considerato un cereale molto robusto e resistente, in grado di adattarsi a diverse condizioni climatiche e di crescere anche in terreni difficili. Questa caratteristica lo rende simbolico della perseveranza e della determinazione, che sono attributi importanti per l’essere umano.
Secondo Rudolf Steiner, il mais può aiutare a sviluppare la capacità di resistere alle difficoltà e di perseverare nei propri obiettivi, promuovendo anche la stabilità emotiva e la serenità interiore. Inoltre, il mais è visto come un alimento che può aiutare a favorire la concentrazione mentale e la lucidità.
Come cucinare il mais
Il mais può essere cucinato in diversi modi. Ecco alcune opzioni per cucinare il mais:
Bollitura:
- Portiamo una pentola di acqua a ebollizione.
- Rimuoviamo le foglie esterne e i filamenti dal mais fresco e tagliamolo in piccoli pezzi.
- Aggiungiamo il mais nell’acqua bollente e cuociamo per circa 5-7 minuti, o fino a quando i chicchi saranno teneri.
- Scoliamolo per bene e serviamo caldo. Possiamo condire con sale, burro o altre spezie a piacere.
Alla griglia:
- Rimuoviamo le foglie esterne e i filamenti dal mais fresco.
- Spennelliamolo con un po’ di olio d’oliva o burro fuso e condiamolo con sale o altre spezie a piacere.
- Scaldiamo una griglia o una padella antiaderente su fuoco medio-alto.
- Grigliamo il mais per circa 10-15 minuti, girandolo di tanto in tanto, finché i chicchi diventano teneri e leggermente dorati.
- Una volta cotto, possiamo spremere un po’ di succo di limone sopra il mais per aggiungere un tocco di freschezza.
Cottura al forno:
- Pre-riscaldiamo il forno a 200°C.
- Rimuoviamo le foglie esterne e i filamenti dal mais fresco e tagliamolo in piccoli pezzi o usiamo chicchi di mais surgelati.
- Disponiamo il mais su una teglia da forno e condiamolo con olio d’oliva, sale e altre spezie a piacere.
- Cuociamo nel forno per circa 20-25 minuti, o finché i chicchi saranno teneri e leggermente dorati.
- Serviamo caldo come contorno o aggiungiamolo a insalate o piatti a base di cereali come il riso.
Alcune ricette:
Domenica: il frumento (il grano)
Domenica è il giorno dedicato al Sole. Un giorno di festa in cui l’uomo è invitato a guardare al suo Sè interiore in modo meditativo. Il frumento è il cereale del colore del Sole, e il suo stesso colore ci parla di lui.
Il frumento è considerato un cereale molto antico e rappresenta la connessione tra l’essere umano e la Terra. Secondo Rudolf Steiner, il frumento può aiutare a sviluppare la spiritualità dell’uomo e la sua capacità di connettersi con le forze spirituali della natura.
Inoltre, il frumento è ricco di nutrienti e rappresenta un alimento molto importante nella dieta umana, e si distribuisce nell’uomo in maniera omogenea, in tutti gli organi Si crede che possa aiutare a promuovere la forza fisica e la salute, oltre a sostenere lo sviluppo mentale e spirituale dell’essere umano.
Come cucinare il frumento
Il frumento può essere cucinato in diversi modi, ma se vogliamo cuocerlo in chicchi, uno dei metodi più comuni è la bollitura. Ecco come cucinare il frumento:
- Il rapporto è di 1 tazza di frumento per 3 tazze di acqua.
- Risciacquiamo il frumento sotto acqua corrente per rimuovere eventuali impurità.
- In una pentola media, portiamo l’acqua a ebollizione su fuoco medio-alto.
- Aggiungiamo il frumento e il sale (se desiderato) nell’acqua bollente e mescoliamo bene.
- Riduciamo la fiamma a medio-bassa per mantenere una cottura delicata. Copriamo la pentola con un coperchio, lasciando una piccola apertura per evitare che il contenuto della pentola trabocchi.
- Cuociamo il frumento per circa 20-30 minuti, o fino a quando i chicchi saranno teneri ma ancora al dente. Il tempo di cottura può variare a seconda del tipo di frumento utilizzato.
- Una volta cotto, scoliamo il frumento in un colino per rimuovere l’acqua in eccesso.
- Possiamo servire il frumento come accompagnamento ai piatti principali, come contorno o usarlo come ingrediente in ricette come insalate o zuppe.
Opzionalmente, possiamo anche tostare il frumento prima di cuocerlo per aggiungere un sapore leggermente tostato. Per farlo, mettiamo il frumento in una padella secca a fuoco medio e mescoliamolo frequentemente fino a quando diventa dorato e profumato.
Alcune ricette:
Considerazioni finali
In definitiva, Rudolf Steiner non proponeva un modello alimentare preciso, ma invitava a una riflessione critica sulle scelte alimentari e sulle conseguenze che queste possono avere sulla salute, sull’ambiente e sulla spiritualità dell’individuo.
La scelta dell’alimentazione dovrebbe dunque essere guidata da considerazioni etiche, sanitarie e spirituali.
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