La cameretta dei bambini
Mentre leggiamo le prossime pagine, cerchiamo di tenere a mente il pensiero (ripreso da Rudolf Steiner) secondo cui l’educazione non è qualcosa che si può imporre dall’alto, bensì un processo in divenire che somiglia più a un percorso di auto-educazione, a qualunque classe o livello di studio.
Quel che noi dobbiamo offrire come genitori in questo processo, sono le condizioni più idonee affinché il bambino possa educarsi da solo, e seguire in tal modo il proprio destino.
Creare un ambiente favorevole alla crescita
I luoghi in cui il bambino trascorre i suoi primi anni di vita hanno un’importanza significativa per la sua vita futura. Per questo vorrei soffermarmi sull’ambiente in cui il bambino trascorre la maggior parte del suo tempo.
Che si adibisca un’intera stanza al bambino, o un angolo della casa, il nostro obiettivo è creare un posticino sereno, in cui bambino si senta protetto e al sicuro. È anzitutto importante che la mamma e il papà vi si soffermino volentieri, in modo che il bambino possa sperimentare questo spazio come uno spazio di gioco condiviso.
La cameretta Waldorf
Dal punto di vista pratico, prendiamo come esempio una cameretta in stile Waldorf. Non appena entriamo, possiamo notare che il soffitto e le pareti sono verniciati con tinte pastello chiare e calde; alcuni angoli sono rivestiti da una perlinatura in legno; il pavimento in linoleum è decorato da alcuni tappeti.
Alle pareti sono appesi dei quadretti, alcuni dipinti dai genitori, e accanto al letto una raffigurazione di angeli rinascimentali.
L'arredo
L’arredo è sempre molto semplice e in legno naturale: qualche scaffale per i giocattoli, un paio di cassette da usare per giocare o per sedersi al tavolino. Non vi sono cassapanche o grandi cestini in cui riporre caoticamente i giocattoli, e questo consente di mantenere sempre un certo ordine nella stanza.
Quando siete in dubbio sull’acquisto di un mobile o un pezzo d’arredo chiedetevi se effettivamente quel mobile, o quell’oggetto, esprime esteriormente ciò che è nella realtà. Un tavolo di legno massello, ad esempio, mostra chiaramente la sua forza, mentre un tavolo impiallacciato nasconde la qualità friabile del piano di truciolato, e simula sulla superficie qualcosa che intimamente l’oggetto non possiede.
Il nostro obiettivo è presentare al bambino la realtà, nella maniera più veritiera possibile.
La tappezzeria
Parlando di tappezzeria, questa potrebbe risultare anche divertente, ma rispecchia la realtà? Dove troviamo sospesi in aria gattini, mele e vari Cappuccetto Rosso? Meglio un colore delicato a tinta unita alle pareti, che dia a chi entra una sensazione di piacevole accoglienza.
L'utilizzo dei colori
Circa l’utilizzo dei colori con i bambini, Rudolf Steiner ha richiamato spesso l’attenzione sulla loro azione fisiologica. Ad esempio, quando osserviamo una superficie rossa, dentro di noi si produce il suo colore complementare: il verde. Fate la prova guardando per un momento una superficie colorata e indirizzando poi rapidamente l’occhio su di una superficie bianca. Tale processo avviene con maggiore intensità nei bambini rispetto agli adulti.
Così, si dovrà circondare un bambino nervoso di colori sul rosso o sul vermiglio, in modo da far nascere nella sua interiorità il verde complementare. L’attività svolta dal bambino per produrre il verde agirà calmandolo e gli organi acquisteranno la tendenza alla calma.
Al contrario per un bambino introverso, eccessivamente racchiuso in sé per un senso di solitudine o per pigrizia, si dovrà ricorrere ai colori blu. In questo modo nella sua interiorità si susciterà il colore complementare giallo che ha un effetto stimolante sull’attività.
Come possiamo migliorare l'attuale cameretta
So che ora penserete di dover stravolgere tutto, ma non è necessario.
Iniziamo con l’eliminare tutto ciò che non contribuisce a creare un ambiente sereno e accogliente in casa: che siano libri, quadri, soprammobili, tende, lampadari; che siano regali o acquisti a nostre spese. Eliminiamo ciò che non è indispensabile, compresi i giocattoli.
Compriamo poi qualche telo leggero dalle tinte uniformi, qualche cuscino, e alcune piantine; dei piccoli cesti da riporre sugli scaffali, che conterranno i giocattoli del bambino e qualche bambola.
Si respira già un’altra atmosfera in casa!
Ora che ci siamo occupati dell’ambiente di crescita, possiamo parlare del gioco. Il gioco creativo rappresenta il cuore e l’anima della prima infanzia. Approfondiamo l’argomento →
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