Il gioco creativo dei bambini

Il gioco creativo rappresenta il cuore e l’anima della prima infanzia, anche se purtroppo ci sono molti fattori nella cultura moderna che lo stanno rendendo pian piano una specie in via di estinzione: programmi didattici incentrati sul lavoro accademico, abuso di televisione e tablet, giocattoli “educativi” che portano a sovrastimolare intellettualmente il bambino.
Ci siamo dimenticati che l’educazione non può limitarsi solamente all’istruzione delle facoltà intellettive dell’uomo. È importante considerare l’uomo in tutta la sua natura, quale essere che pensa, sente e vuole; e in base a ciò, l’educazione deve cercare di coltivare in modo sano tutte e tre queste sfere della vita umana.
Se ci concentriamo sul creare un ambiente casalingo adeguato e una routine familiare scandita da ritmi calmi, stiamo già ispirando il gioco sano. Inoltre, dobbiamo abituarci all’idea che il bambino ha bisogno di annoiarsi.
Abbiamo paura della noia
Al giorno d’oggi, i genitori hanno paura della noia; temono che il proprio bambino si annoi e che non sappia giocare da solo. Questo pensiero innesca un circolo vizioso. Se, ad esempio, si intrattiene il bambino sotto i sette anni con i media (film, TV, videogiochi, tablet e così via), egli non imparerà mai a giocare da solo, perché non si troverà nella condizione di non sapere cosa fare e di dover cercare interiormente le immagini necessarie per inventare il gioco. Lasciandolo annoiare invece lo aiutiamo a entrare in questo processo di creatività interiore.
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