Creiamo il ritmo familiare
È stato studiato che chi è abituato a curare con regolarità i pasti e il sonno, e a svolgere attività con costanza e ritmo, affronta i problemi della vita quotidiana con maggiore fiducia ed efficienza. Inoltre, chi ha maggiore cura del ritmo è meno dipendente dagli eventi esterni e dagli impulsi momentanei, e mostra una maggiore elasticità nell’adattarsi a tutte le situazioni. E questo vale ancor di più per i bambini.
La regolare ripetizione di tutta una serie di attività crea sicurezza e fiducia nel bambino, dandogli una coerenza interiore e un maggiore senso di controllo sulla propria vita. Sa cosa aspettarsi, e questo lo rende più sicuro.
Creiamo il ritmo familiare
Tutti noi ci muoviamo attraverso dei ritmi ripetuti ciclicamente:
- anni
- stagioni
- mesi
- settimane
- giorni
- respiri
- battiti
Partendo dall’alto, possiamo iniziare a creare la routine che ci accompagnerà durante tutto l’anno, tenendo presente che noi abbiamo la possibilità di gestire solo due dei suddetti ritmi: le settimane e i giorni.
1. Scegliere le feste e le ricorrenze
Soffermiamoci sui primi tre cicli:
Il ritmo dell'anno
Influisce poco sul nostro programma, ma per chi vive in viaggio, o viaggia tanto, è bene sapere che esiste un adattamento ritmico annuale di lungo periodo, per cui ad esempio se si soggiorna per più di un anno in un luogo, e si sperimenta due volte lo stesso momento annuale, ci si sente “a casa”; e se si vive in un luogo per più di sette anni inizia a farsi strada un sentimento di “patria”.
Il ritmo delle stagioni
Sul ritmo delle stagioni è basato il nostro intero progetto di ritmo familiare. È l’unico ritmo davvero visibile agli occhi di un bambino intento a osservare un albero che colora le sue foglie di giallo in autunno, si spoglia in inverno, rinasce in primavera e si arricchisce di frutti in estate.
Il ritmo del mese
Le abitudini e il loro consolidamento sono processi che si formano all’interno del ritmo mensile e durano almeno quattro settimane.
È giusto dunque dare il giusto valore ad ogni mese, per cui si possono osservare le immagini del calendario, o dedicargli una canzoncina, o un breve racconto.
All’interno di questi primi tre cicli sono incluse le celebrazioni di famiglia, come compleanni e anniversari, e le festività, di cui è importante comprendere il profondo significato per non presentarle al bambino con troppa superficialità.
Allo stesso tempo, è importante che le consuetudini celebrative dell’evento, come canti e racconti, siano sempre le stesse. I bambini amano e hanno bisogno di questi avvenimenti ripetitivi per il loro sviluppo.
2. Le feste dell'anno
A differenza dei compleanni e delle feste di famiglia, le feste annuali celebrano qualcosa che è comune a molte persone e che trascende quindi l’elemento personale.
Nell’Avvento e a Natale, ad esempio, si festeggia l’attesa e la capacità che esiste in ogni uomo di portare in evoluzione l’elemento divino. A Pasqua festeggiamo la possibilità della trasformazione; la Pentecoste è la festa della fratellanza universale di tutti gli uomini sulla Terra; San Giovanni è la festa della purificazione; San Michele celebra il coraggio individuale e San Martino esalta la luce interiore della carità e dell’empatia verso gli altri.
Rappresentando i valori che tali festività portano con sé attraverso racconti e immagini, questi lavoreranno silenziosamente dentro i bambini negli anni a venire, plasmando il loro senso morale e portando benessere non solo a loro stessi ma a anche alla comunità in cui vivranno.
La cosa importante è che il contenuto di tali ricorrenze sia presentato in una forma in cui il bambino possa collegare esperienze e attività.
Una piccola condivisione di vita vissuta.
Durante i nostri viaggi ci è capitato di essere coinvolti nelle usanze del luogo, ritrovandoci spesso in feste locali dai tratti pittoreschi. Questa è per i bambini un’occasione d’oro, poiché possono vivere personalmente la bellezza e la gioia della diversità. Ora, quando programmiamo uno spostamento, o anche un breve viaggio, ci informiamo sulle festività del posto per non arrivare impreparati!
3. Consolidare il ritmo familiare
I nomi dei giorni sono collegati ai pianeti e alle stelle del cielo con le quali nell’antichità l’uomo intratteneva un rapporto speciale. La cronobiologia e la ricerca sui ritmi hanno scoperto che il ritmo dei sette giorni è il ritmo più reattivo, e dunque il più importante per i processi di adattamento e di guarigione. Per questo è bene aiutare il bambino a riconoscere i giorni della settimana, dotando ogni giorno di un suo tratto distintivo, una sua attività e un suo cereale (in base alle linee guida alimentari dell’Antroposofia di Rudolf Steiner).
Ora riflettiamo sul nostro attuale ritmo settimanale: ci sono attività ed eventi che si ripetono regolarmente? Ad esempio, la pizza il sabato, o la spesa al mercato il giovedì mattina, oppure la lezione di pattinaggio il mercoledì sera.
Sono routine già consolidate ed è bene mantenerle. Questo ci offre il vantaggio di sapere esattamente quanto tempo occorre per portarle a termine, e possiamo costruirci intorno il ritmo più adatto per la nostra famiglia.
Il primo passo è stilare una lista di attività che compiamo ogni giorno regolarmente. Non è necessario includere l’ora esatta. Iniziamo semplicemente con il Risveglio e concludiamo con la Buonanotte, e nel mezzo inseriamo i Pasti, i Riposini e le Routine consolidate. Non dimentichiamo le Faccende domestiche, anche quelle sono importanti!
Questa è la struttura base da cui partire per la creazione del nostro ritmo giornaliero.
4. La routine familiare
La cura del ritmo cicardiano (24h) è fondamentale per la calma e il benessere familiare. Quando creiamo una routine giornaliera dobbiamo pensare che i bambini attraversano la giornata in periodi alterni di concentrazione ed espansione, come se fossero in un ritmo di respirazione, dove c’è l’inspirazione e l’espirazione.
Nell’inspirazione il bambino dirige la sua attenzione ad un’attività che lo collega a se stesso (disegno, pittura, lavori di manualità, pasti…). Nel periodo di espirazione il bambino si rivolge al mondo circostante (gioco libero, corsa…). Teniamo presente che nei bambini piccoli ogni respiro è molto breve, dunque potranno concentrarsi solo per brevi periodi di tempo.
Per ogni periodo di inspirazione il bambino ha bisogno di un periodo di espirazione. Dobbiamo cercare di scoprire quando nostro figlio inspira e quando espira, e costruire la routine giornaliera cercando di seguire il più possibile questo ritmo.
Ad esempio, quando il bambino inspira dobbiamo assicurarci di essere presenti. Il bambino vede i genitori accanto a sé, sa che sono lì per lui, e si sente tranquillo.
Dopo di che, per un tempo molto breve, possiamo tornare alle faccende domestiche, e se nostro figlio ci chiama possiamo dirgli di attendere la fine di quel che abbiamo iniziato; e andrà tutto bene perché siamo stati presenti con il bambino nella precedente fase di inspirazione.
Le routine essenziali
Iniziamo con la creazione di una routine del Risveglio e una della Buonanotte, che possibilmente dovrebbero avvenire sempre alla stessa ora. Per esempio, è possibile imparare una canzoncina al risveglio, dopo la quale si guarda insieme dalla finestra: “Guarda, oggi le nuvole hanno la forma di pecorelle!”. Alla sera si può leggere una fiaba alla luce soffusa di una lampada, e poi cantare una ninna nanna per accompagnare il bambino al sonno.
Creiamo poi un semplice piano giornaliero per le faccende e per i pasti, in cui includiamo l’intera famiglia. Ognuno deve sentirsi parte della vita familiare, deve poter contribuire.
Potremmo, ad esempio, riporre su uno scaffale basso una cesta con delle tovagliette, dei tovaglioli e le posate, in modo che anche i bambini più piccoli possano aiutare nelle faccende domestiche apparecchiando la tavola.
Canzoni e filastrocche aiutano a scandire meglio il ritmo della giornata, e potrebbe essere utile cantarle per accompagnare i diversi momenti; soprattutto prima dei pasti aiuta i bambini a distendersi e rasserenarsi.
Nell’infanzia è importante utilizzare la musica e le canzoncine per stimolare il ritmo del bambino, dando maggiore peso alla bellezza della musica e meno al suo significato. Come disse Armin Husemann “Ogni attività canora e musicale ha un effetto armonizzante sul bambino.”
Il tempo libero lo dedicheremo alle attività. Partiamo però dal presupposto che l’intera giornata è una lezione, pertanto non è necessario affannarsi per trovare attività che “insegnino” qualcosa. La vita è già una grande scoperta per un bambino.
La mattina
Nel costruire la routine giornaliera, dobbiamo ricordarci dei benefici dati dal trascorrere tanto tempo in natura, anche durante la stagione fredda. Pertanto, quando stileremo la lista di attività da svolgere con i bambini, cerchiamo di includere i giochi all’aperto, la cura dell’orto, e le attività artistiche che si possono svolgere sotto il cielo fresco della mattina.
Quando arriva l’ora di pranzo, intonando una canzone, accogliamo il bambino con una ciotola con acqua tiepida e due gocce di olio essenziale alla lavanda. Durante il pranzo, se il luogo lo consente, accendiamo una candela. Dopo pranzo, andiamo in bagno a lavarci le mani e prepariamoci per il pomeriggio.
Questi particolari possono sembrare monotoni, ma sono esperienze di vita importanti per il bambino. Stiamo costruendo la sua routine.
Il pomeriggio
Il pomeriggio è il momento più sacro della giornata, ed è per questo che vorrei dedicargli uno spazio particolare.
L’ambientazione è diversa rispetto a quella della mattina. In casa le tende sono tirate, le luci sono più tenui, la stanza è calda ma arieggiata, si ripongono a terra un tappeto e alcuni cuscini.
Ci sdraiamo insieme e ricerchiamo la quiete accarezzandoci delicatamente il viso con la punta delle dita e recitando un breve versetto: “La luna è rotonda, la luna è rotonda, ha due occhi, un naso, ma nessun suono”. Se abbiamo uno strumento dal suono dolce, come la kalimba, utilizziamolo per accompagnare il momento, e leggiamo una fiaba.
A questo punto la maggior parte dei bambini si addormenta, ma l’obiettivo non è quello di far dormire, bensì aiutare il bambino a ottenere una tranquillità interiore utile a digerire ciò che è accaduto durante la mattina. Potremmo anche meditare, se è una pratica che fa parte della nostra routine.
Il nostro compito è quello di insegnare al nostro bambino a essere calmo, pacifico, e a percepire il mondo come un luogo buono e sicuro, dove può rilassarsi e aprirsi a tutto ciò che può venire. Se siamo in grado di mettere questo in pratica, abbiamo davvero compiuto un buon lavoro.
Intorno alle 14:30, riapriamo le tende e, canticchiando, iniziamo a spazzare delicatamente per terra. Se non abbiamo a disposizione una scopa, compiamo qualsiasi faccenda che abbia bisogno di movimenti delicati. Accompagniamo in tal modo il risveglio, che avviene lentamente, in un’atmosfera di calore e amore incondizionato.
Insieme al bambino riponiamo a posto il tappeto e i cuscini, e beviamo un bel bicchiere d’acqua.
Il pomeriggio continua con qualche attività di disegno, finché il bambino non si sarà completamente ridestato, e dopo uno spuntino sarà pronto per trascorrere all’aria aperta la sua serata.
La sera
L’imbrunire è il momento perfetto per un momento da condividere con la famiglia. Si potrebbe preparare una torta insieme per la colazione dell’indomani, o fare un gioco di società.
A tal riguardo, consiglio i giochi HABA o di Moulin Roty, poiché prestano particolare attenzione alle regole del gioco e per vincere è spesso necessario collaborare, come ne Il mini frutteto, il nostro primo gioco da tavola. L’importante, è stare insieme.
5. I vasetti del ritmo familiare
Una volta che il nostro ritmo ha preso forma, possiamo preparare 7 vasetti colorati, uno per ogni giorno della settimana.
Coloriamo i vasetti con le tempere, oppure possiamo ricoprirli con della carta colorata. All’interno di ogni vasetto inseriamo una piccola pergamena nel quale disegniamo le attività della giornata. Possiamo anche inserire nei vasetti degli oggetti che rendono il giorno facilmente distinguibile, come un pennello, un gomitolo di lana, un pezzetto di cera…
Non è necessario seguire le pergamene alla lettera. Il ritmo infatti ci aiuta a rendere la vita più semplice, ma la vita è fatta di imprevisti. E se non riuscissimo a seguire il ritmo per un giorno, una settimana, perfino un mese, questo non deve minare la fiducia nel nostro progetto.
I colori dei giorni della settimana
- Lunedì: viola
- Martedì: rosso
- Mercoledì: giallo
- Giovedì: arancione
- Venerdì: verde
- Sabato: azzurro
- Domenica: bianco
Come spiegare gli imprevisti ai bambini
A casa nostra compare ogni tanto Maya, la fatina che si diverte a confondere e a cambiare posto alle cose. Non sappiamo quando comparirà, e cosa combinerà, ma sappiamo che potrebbe accadere che un giorno le cose siano in un modo, e il giorno dopo appaiano diverse.
Tuttavia, non abbiamo paura di Maya. Al contrario, abbiamo fiducia nei cambiamenti che porta nelle nostre vite, perché siamo sicuri che ci aiuteranno a crescere.
Credo sia un buon modo per spiegare i cambiamenti improvvisi, anche nella routine quotidiana: “Saremo dovuti andare subito al parco, ma Maya deve aver bevuto tutto il latte dal frigo e dobbiamo prima fare un salto al market per ricomprarlo!”
Maya ci aiuta ad abbracciare il concetto di semplicità e mutamento. Nessuna costrizione o stress. Va bene cambiare. Va bene adattare il ritmo alle nuove esigenze familiari ogni qualvolta ce ne sia bisogno.
Il cambiamento è positivo!