Celebrare San Giovanni

Acqua di San Giovanni

Prepariamo l’acqua di San Giovanni

Il significato della festa di San Giovanni

In estate il sole alto nel cielo è all’origine del fiorire e del crescere della natura. Anche l’uomo, intrecciato nell’esistenza del mondo naturale, si sente rinvigorito. Ma all’approssimarsi del grande solstizio, il sole si allontana dalle altezze raggiunte. La luce solare e il calore sono ora impegnati nel formare la sostanza interna dei frutti. È giunto il momento di volgersi all’interiorità e congedarsi da tutto ciò che è esteriore.

Il contenuto della festa di San Giovanni che cade il 24 giugno consiste proprio nel ritagliarsi periodi di riposo, nel lasciar crescere nel più intimo silenzio la forza spirituale, e dunque nell’essere pronti alla maturazione. Secondo le parole di Giovanni il Battista: “D’ora in poi io diminuirò”, così come diminuisce il sole a partire dal giorno di San Giovanni. 
Tuttavia, il sole spirituale in me deve crescere e rischiarare l’oscurità.

Nella cultura popolare rappresentiamo questo momento bruciando sul rogo tutto ciò di cui vogliamo sbarazzarci perché ritenuto dannoso per il buon andamento della nostra vita, e questo ci permette di valorizzare ciò che vogliamo conservare.

Pepariamo l'acqua di San Giovanni

La tradizione dei nostri antenati è quella di preparare l’Acqua di San Giovanni durante il tramonto della giornata del 23 giugno, per percepire tutta l’energia luminosa del solstizio d’estate.

In questo periodo la natura giunge al massimo splendore.
Si dice che il solstizio d’Estate rende tutto possibile.
Ma solo San Giovanni Battista tutto rinnova, purifica e conferma.

Secondo un’antica credenza molto radicata anche nei paesi anglosassoni e celtici, è il giorno in cui il sole si sposa con la luna, ossia il fuoco con l’acqua, e nelle antiche celebrazioni di S. Giovanni il fuoco e l’acqua, falò e rugiada, sono i simboli più comuni.

Materiale

  • cartoncino
  • fili di lana colorati
  • forbici
Acqua di San Giovanni

1° Passaggio

Oggi pomeriggio o meglio ancora verso sera, fate una passeggiata nei prati, boschi, o anche in giardino, e raccogliete erbe e fiori che sentite in connessione con voi, che vi attirino con i loro colori, i profumi e la loro essenza. In questo periodo è fiorita la lavanda, elicriso, malva, artemisia, menta, rosmarino, rose, salvia.È un esercizio che consente di mettersi in ascolto della natura e di se stessi (i bambini ci riescono con più facilità non avendo filtri razionali).Mi raccomando, raccogliete solo ciò che utilizzerete.

Acqua di San Giovanni

2° Passaggio

Tornate a casa e mettete dell’acqua in una bacinella o ciotola, con delicatezza e cura immergetevi i fiori raccolti, accogliete ogni fiore con meraviglia, osservando le sue diversità, annusandone i profumi. Poi portatela fuori, offerta alla luce della notte. La rugiada nella notte di San Giovanni donerà ai fiori una particolare energia che renderà l’acqua magica: gli antichi credevano che portasse protezione, fortuna, prosperità.

Acqua di San Giovanni

3° Passaggio

Quando vi svegliate la mattina del 24 giugno usate quell’acqua per lavare mani e viso, percependo i doni di Madre Terra e la sua carezza, con gratitudine. Se lo desiderate mettete un po’ di acqua da regalare ai vostri cari in piccole bottiglie.

Abbiamo perso completamente il contatto con la dimensione magica e rituale, col linguaggio simbolico, con la parte più intuitiva e sacra di noi. I bambini hanno questa dimensione molto aperta, come l’avevano i nostri antenati. La magia è il loro loro linguaggio.

Cogliere le erbe significa anche raccogliere la luce e conservarla per affrontare l’oscurità che si appresta a tornare nei mesi invernali.
Quest’acqua magica porterà amore, fortuna e salute, laverà via il vecchio per lasciare spazio al nuovo.

Felice raccolta a tutti voi.

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